domenica 14 dicembre 2008

Rubare l'acqua non è reato

Si, è proprio così, il furto d'acqua non esiste. Infatti tutti gli indagati dell'inchiesta "fiocco di neve" sono stati assolti.
Io non me ne intendo ma se dovessi prendere un tubo di gomma che mi porta l'acqua del torrente dietro casa mia per annaffiare l'orto di sicuro mi danno una multa perchè prelevo acqua senza pagare la necessaria concessione, se poi al posto della canna costruissi una bella deviazione in cemento mi danno pure un abuso edilizio.
Ad ogni modo io non ho una pista da sci quindi non posso capire, mi fido del giudizio della Magistratura che sicuramente se ne intendono più di me.

Canzone del giorno: "Raindrops keep fallin' on my head" (B.J. Thomas)

giovedì 20 novembre 2008

Il vigilante

Su tutti i media ( ribasco che si legge media e non "midia") ridondano le notizie su Villari, eletto presidente della commissione di vigilanza RAI. Ma con tutti i problemi che ci sono in Italia si deve solo parlare di un tizio il cui scopo principale è di stare con un cronometro e controllare per quanto tempo si parla di uno schieramento politico piuttosto che un altro.
Come se alla RAI esistesse davvero il problema della par condicio,come se i politici non sapessero che i media sono occupati e spartiti dai propri partiti di appartenenza.
Ho davvero schifo,prima voglio vedere con i miei occhi che cosa farà quando sarà in carica e poi forse anche io spererò che un giovane alto e abbronzato diventi presidente del consiglio.

Canzone del giorno: "viva la rai" (Renato Zero)

mercoledì 12 novembre 2008

Ordinanza 205 bis

Oggi mi trovavo a passeggiare per piazza Convenzione n5 dove i siti di estrema destra riportano una sede di Casapound, di questa "associazione" non c'è alcuna traccia ma in compenso c'è una bandiera della lega e una targa che indica che quella è la sede di suddetto partito.
Che dire, un bel passo da quando la lega si diceva dalla parte dei partigiani e da quando Bossi dava del fascista a Berlusconi, davvero complimenti.
Il mio desiderio è che qualche esponente della lega venga a sbugiardarmi.

Canzone del giorno: Golden hair (Syd Barrett - The Madcap Laughs - 1970)

sabato 18 ottobre 2008

Violenze neofasciste e mass media


Questa sera sarebbe dovuto esserci un concerto nazirock a Mergozzo (dove, tra l'altro, un gruppetto di naziskin alla discoteca Garden hanno malmentato un ragazzo facendogli perdere un occhio), giustamente le forze politiche del territorio hanno scritto indignate al prefetto, alle istituzione e ai media chiedendo di negare il permesso di questa palese violazione della legge italiana e della Costituzione.
Il dirigente locale di casapound, Ceniti, ha deciso allora di svolgere la festa in una località segreta (Santa Maria Maggiore)in modo da sviare le legittime proteste di tutti coloro che trovano vergognoso il solo fato che qualcuno esalti la dottrina fascista, il fanatismo di destra e la xenofobia.
Allego una mail che mi è giunta da uno studente di Pavia, che descrive un avvenimento di grave violenza fascista taciuto dai media nazionali.
potete trovare una nota qui: http://lombardia.indymedia.org/?q=node/9731

"Questa mail per raccontarvi l'ennesimo caso di violenza fascista ieri notte a Pavia (sono stato testimone di alcuni eventi, studio e risiedo in settimana a Pavia), purtroppo passato ancora inosservato dai media.
Che in Italia venga permessa e accettata la formazione di partiti politici neofascisti e neonazisti la cui attività politica si limita all'esaltazione del nazifascismo, al revisionismo storico e al negazionismo, alla propaganda razzista e xenofoba, alla propaganda e all'utilizzo della violenza politica, si tratta già di un fatto gravissimo e preoccupante; particolarmente vergognoso quando alcuni partiti dell'arco costituzionale stringono alleanze con queste frange estremiste pur di racimolare qualche percentuale in più alle elezioni di turno; irresponsabile autorizzare l'apertura delle loro sedi nelle città, magari a pochi passi da frequentati centri di aggregazione giovanile come i centri sociali.
Questa breve premessa per raccontare quanto successo ieri notte a Pavia, cioè l'ennesimo caso di aggressione fascista. La sera stessa era prevista al Centro Sociale "Barattolo" una serata di musica reggae organizzata dagli studenti dell'Università; già ad inizio serata sono state segnalate continue intimidazioni verbali da parte di esponenti locali di Forza Nuova (il partito fascista fondato dall'ex latitante Roberto Fiore inquisito per la strage della stazione di Bologna, già alleato del centro-destra nel 2006) la cui sede è situata a pochi passi dal Centro Sociale, verso alcuni ragazzi che si stavano recando alla serata reggae.
Ma non si sono fermati alle provocazioni e alle intimidazioni verbali, presto sono passati dalle minacce alla violenza fisica; tre ragazzi sono stati aggrediti mentre transitavano da una decina di fascisti, altri quattro ragazzi sopraggiunti per soccorrerli sono stati a loro volta aggrediti con mazze, spranghe e tirapugni recuperati dall'interno della sede. Il bilancio è di 7 aggrediti, alcuni feriti al volto, portati al pronto soccorso con prognosi tra i 3 e i 12 giorni.
Motivo dell'aggressione: recarsi al Centro Sociale per ascoltare musica reggae ed essere ragazzi di sinistra.Dopo i fatti circa 200 persone si sono spontaneamente radunate di fronte alla sede di Forza Nuova per bloccare all'interno gli aggressori aspettando l'arrivo delle forze dell'ordine e attendere il loro arresto, alcuni aggressori avevano tuttavia fatto in tempo a scappare e probabilmente a nascondere le armi utilizzate nel pestaggio. All'arrivo della polizia sono seguite quattro ore di trattative dopo le quali è avvenuto il fermo dei colpevoli presenti in sede.
In questi ultimi mesi anche la città di Pavia (tramite la sua giunta) si è allineata, come in gran parte d'Italia ormai, sulla retorica della "sicurezza" cittadina, sull'ordine e decoro cittadino, sulla creazione artificiale di paure e pericoli inesistenti; eppure i pericoli reali e concreti non vengono minimamente considerati, e questo episodio lo ha confermato: la sicurezza reale, quella effettiva, non viene tutelata se si permette la libera organizzazione di un partito come Forza Nuova, se si permette che un ragazzo venga aggredito solo perché di sinistra, solo perché voleva passare una serata di musica reggae, solo perché "non-fascista".Inutile ripetere che questi partiti vanno sciolti per legge, la legge italiana se applicata correttamente già lo prevede; a noi spetta far conoscere il più possibile quanto successo (che purtroppo non ha avuto ancora alcun spazio su alcuna televisione o giornale), denunciare il vergognoso sdoganamento di questi partiti neofascisti e neonazisti da parte dell'attuale centro-destra, che probabilmente forti delle ultime dichiarazioni di esponenti di governo in materia di antifascismo e forti del declino del sentimento antifascista nella società italiana, si sentono legittimati ad agire come più gli pare e piace.Non è possibile che in un'Italia "democratica" un ragazzo debba aver paura di passeggiare in una città solo perché di sinistra, quando tante parole vengono spese in favore della sicurezza e dell'ordine cittadino. Un saluto a tutti,

Andrea

P.S. caso vuole che appena mezz'ora prima delle aggressioni, mi stavo recando anch'io al Centro Sociale transitando davanti alla vicinissima sede di Forza Nuova (è sull'unica via d'accesso), avrei potuto essere io uno degli aggrediti (non immagino pensare cosa avrebbero fatto se avessero scorto la maglietta che indossavo con la scritta "partigiani sempre"..), invece ad essere sprangati sono stati diversi amici e compagni."

Canzone del giorno: Stuck In The Middle With You (Grateful Dead)

martedì 16 settembre 2008

Ordinanza 205

La giunta comunale di Domodossola ha emesso la famigerata “ordinanza 205” sul decoro urbano, nella quale, tra l'altro, vieta l'imbrattamento dei muri e delle strade con scritte ecc. “Le violazioni alla predetta ordinanza, ove non costituiscano fattispecie di reato, sono punite con una sanzione amministrativa compresa tra un minimo di € 51,64 ed un massimo di € 516,45, a norma dell’art. 7 bis, 1’ comma del D. Lgs. 18.08.2000, n. 267”.
Spero che oltre alle multe il Comune abbia organizzato anche un servizio di rimozione delle scritte e se lo ha fatto non mi sembra per nulla celere in quanto Domo è cosparsa di scritte fasciste.
Nella speranza che qualcuno si decida ad eliminarle celermente, ormai sono settimane che queste scritte sono presenti agli ingressi di Domo.
Qualora il sindaco non sapesse dove far recapitare le multe agli “scrittori” vorrei ricordare che nei siti di estrema destra è riportata una sede di “Casa Pound” in piazza Convenzione, a due passi dal palazzo comunale che fu sede del governo della Repubblica Partigiana dell'Ossola.

mercoledì 10 settembre 2008

Buchi Neri


Mi sta dando davvero fastidio il comportamento di alcuni pseudo-scienziati (a parte qualche caso di scienziato serio che immagino in buona fede) che spargono il panico sui media mondiali paventando la fine del pianeta a causa di buchi neri che proprio oggi potrebbero essere creati al CERN di Ginevra.
Non credo proprio che migliaia di scienziati di tutto il mondo che stanno seguendo questo progetto da più di dieci anni possano mettere deliberatamente a repentaglio l'esistenza della galassia, altrimenti non avrebbero più nulla da studiare.
In questi giorni ne ho sentite davvero di tutti i colori: dai complottisti che fanno parallelismi tra le torri gemelle e il CERN tirando in ballo Mossad, CIA e logge massoniche; sette millaneriste che risfoderano le previsioni di Nosfigatus il Vampirla (mi ricordo alla mezzanotte del 31 dicembre 1999 quando abbiamo brindato in una gelida piazza San Marco a Venezia al grido di “In cubo a Nostradamus” quando parecchi minuti dopo non si è verificato nessun black out, i frullatori non hanno incominciato ribellarsi all'uomo e via discorrendo) ed eminenti numerologi dimostrare che la sigla LHC corrisponda al numero 666. Solo mi ha stupito ieri pomeriggio Bob Giacobbo (“Voyager” della RAI) dire che non “dovrebbe” essere rischioso, strano di solito nel suo programma con queste cose ci va a nozze.
Tutta questa gentaglia un effetto lo hanno ottenuto: una ragazzina indiana di 16 anni si è suicidata per il terrore che un buco nero la avrebbe risucchiata (fonte “Il Ticino Online”). Ho il timore che non rimanga l'unica.

Devo ammettere una cosa, l'idea del Buco Nero mi terrorizza. Mi terrorizza l'idea che le mie tasse vengano usate per coprire i debiti di Alitalia mentre la gente che ha affondato Telecom, Olivetti ecc. si strafoghino con gli utili di una compagnia che non esiste. Anche un neodiplomato in ragioneria passato col 60 capirebbe che non è conforme alle regole dell'economia un comportamento di questo genere.
Il capolavoro rimane comunque di Banca Intesa, la quale vanta crediti verso Alitalia, in questo modo si prenderebbe gli utili della società e in più lo stato andrebbe a coprire il debito verso la stessa banca. Come se io andassi dal salumiere e mi dia dieci euro per prendere due etti di prosciutto.
A questo punto preferisco il Buco Nero del CERN, stando alla teoria del Multiverso questo buco nero potrebbe scagliarci in una dimensione parallela dove Re Silvio I è un monarca illuminato che governa per il reale bene di tutti i suoi cittadini.
Per concludere: l'altra sera ho visto un intervista di Enzo Biagi a Sandro Pertini, avevo le lacrime agli occhi pensando che l'Italia ha l'onore di fregiarsi di simili politici nella sua storia. Sono contento che Pertini sia morto prima di vedere lo scempio che questa classe politica sta facendo del nostro Paese, prima di vedere che il progetto di rinascita democratica della P2 di fatto sia stato realizzato e vedere chi si dichiarava erede del Socialismo candidarsi insieme al centro destra.

Canzone del giorno: "A che ora è la fine del mondo" (Ligabue)

martedì 19 agosto 2008

Mr B. e la Nuda Verità


Non so se vi è mai capitato di osservare la riproduzione gigante di quel quadro alle spalle del del presidente del Consiglio durante le conferenze stampa:"la Verità svelata dal Tempo".
Naturalmente il signor Berlusconi è talmente ossessionato dal nascondere la verità al punto di far ritoccare anche il capolavoro del Tiepolo facendo ricoprire il seno della Verità che appare nudo nell'originale in quanto potrebbe turbare la sensibilità di qualcuno. A mio parere l'unica sensibilità che potrebbe turbare è quella del nostro premier che non ha lesinato sulle vallette per corrompere senatori e deputati, i quali immagino non si siano lamentati delle nudità di quest'ultime, per far cadere un governo.
Al signor B. la Nuda Verità non piace neanche in allegoria.

Per saperne di più leggi l'articolo sul New York times oppure sul La Repubblica

Canzone del giorno: Setting sun (Howling Bells)

mercoledì 6 agosto 2008

Sull'esercito ed altre amenità

Da ben due giorni c'è l'esercito a pattugliare le strade delle grandi città italiane per garantire la sicurezza, per far si che gli "stracomunitari" (di cui ho già parlato in post precedente)non commettano più reati.
Peccato solo che in finanziaria è previsto un taglio sulla sicurezza equivalente a circa 16.000 posti di lavoro, in Calabria e in Sicilia i carabinieri non abbiano la benzina per poter fare un inseguimento, i giudici devono comprare di tasca loro l'inchiostro per stampare i mandati di arresto. Al nord non è che si stia meglio, a Torino su 16 auto della polizia 9 sono rimaste mesi in riparazione perchè non c'erano i soldi per i ricambi.
La buffonata dell'esercito a presidiare quelli che il governo chiama punti sensibili non vorrei che sia nient'altro che l'occupazione di luoghi strategici e in men che non si dica Milano o Roma potrebbero diventere una nuova Santiago del Cile.
Scusatemi la puzza di colpo di stato è troppo forte. Magari senza troppi spargimenti di sangue ma un golpe è un golpe e le prove generali sono già state fatte a Genova, ciò che accadde alla Diaz e alla caserma di Bolzaneto sono episodi degni di un Pinochet di casa nostra.
Nella speranza di sbagliarmi tengo il passaporto a portata di mano, non si sa mai...

Canzone del giorno "Salvador" (Nomadi)

lunedì 19 maggio 2008

Sulla pena capitale

La Pena di Morte - anche detta Pena Capitale - consiste nella soppressione fisica, ordinata da un tribunale, di una persona dichiarata rea di crimini particolarmente violenti ed efferati che possano mettere a repentaglio la sicurezza di una Nazione – è il caso dell'alto tradimento -, in altri casi, come in alcuni paesi islamici, viene comminata per aver commesso atti contro la religione - come la blasfemia nel caso di Rushdie o l'adulterio nel caso di centinaia di donne – o per reati di opinione come in Cina.
I sostenitori della pena di morte affermano che è un ottimo deterrente per far sì che i reati per cui è prevista vengano commessi più raramente, ma ciò non è supportato da nessuna evidenza statistica. Se prendiamo il numero di omicidi commessi in due metropoli statunitensi come Los Angeles, dove è in vigore la pena capitale e New York, dove non è stata abolita ma ritenuta anticostituzionale e pertanto non applicata , i dati non sono molto dissimili ma addirittura si rileva n numero di crimini violenti minore, seppur di poco, in favore della Grande Mela.
Il fallimento della teoria del deterrente può essere dovuto ad alcuni fattori come ad esempio un effetto paradosso della pena capitale stessa: se un criminale che ha commesso crimini per cui è prevista la pena capitale, non avendo più niente da perdere potrebbe spingersi oltre a ogni limite pur di sottrarsi al suo arresto e all'inevitabile fine. Un altra causa che può interdire l'effetto deterrente è la distanza nel tempo in cui viene applicata la sentenza: se chi ha commesso un crimine viene condannato, dopo venti o trent'anni dall'esecuzione della sentenza gli unici che si ricorderanno dell'accaduto saranno solo quanti coinvolti nel crimine stesso.
Sempre prendendo come riferimento gli Stati Uniti, come scritto poc'anzi, possono passare decenni dalla sentenza all'esecuzione della pena, facendo cadere un'ulteriore teoria: l'abbattimento dei costi di gestioni dei carcerati. Infatti, una sentenza di morte porta con sé tutta una serie di strascichi come appelli, contrappelli, perizie,che portano ad una notevolissima spesa sia di risorse umane che di mezzi, facendo levitare i costi pro capite di detenzione di ogni singolo condannato al punto che la spesa potrebbe superare quella occorrente per un ergastolano.
Un altro punto a favore delle tesi abolizionista è l'umana fallibilità. Anche i giudici, in quanto esseri umani sono fallibili, se si condanna un innocente a una pena detentiva appena accorti dell'errore gli si ridarà la libertà indennizzandolo per il danno creato, come accaduto al pugile Hurricane Carter che ispirò prima la canzone “hurricane” di Bob Dylan e un film con Denzel Washington. Nel caso della condanna a morte nessuno potrà mai ridare la vita ai condannati ingiustamente, ci si può limitare solo a mondare il nome dei poveretti dall'infamia e dall'onta come avvenne nel 1975 per opera dell'allora governatore del Massachussets per l'esecuzione di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, ideali capri espiatori per le loro origini italiane e le loro idee anarchiche. Ben poca cosa a parer mio.
Il primo abolizionista della storia fu Cesare Beccaria, nel suo “Dei delitti e delle pene” nella seconda metà del XVIII secolo auspicava la cessazione di questa pratica barbara anche se lasciava aperto uno spiraglio nel caso in cui,chi ha commesso il crimine, è tanto potente o è a conoscenza di tali informazioni che possano minare la sicurezza dello Stato. Alla base delle idee del Beccaria c'è il presupposto che le pene debbano essere inflitte in base alla gravità dei reati, esse non dovevano essere delle mere punizioni o vendette che un giudice infliggeva ai criminali, ma delle occasioni per il criminale di redimersi o se non altro di rendersi in qualche maniera utile alla società; trovava ipocrita uno stato che per punire gli assassini si macchiava dello stesso reato. Auspicava altresì al non ricorrere alla tortura in fase di interrogatorio in quanto per nulla garante della veridicità delle confessioni o delle testimonianze con essa estorte, si ricordino come esempio quante presunte streghe sono state messe al rogo dopo aver confessato “spontaneamente” di aver avuto rapporti sessuali con il demonio.
Il libello beccariano è stato talmente efficace che dopo pochi anni, il Granducato di Toscana fu il primo stato sovrano del mondo ad abolire per legge la pena capitale come previsto dal Codice Leopoldino, dal nome di Pietro Lepoldo granduca di Toscana, anche se di fatto la prima nazione a non ricorrervi più fu la Repubblica di San Marino dove l'ultima esecuzione capitale fu eseguita alla fine del 1400 ma abolita ufficialmente nella seconda metà del XIX secolo.
Per quanto riguarda la Repubblica Italiana è sancito dalla Costituzione entrata in vigore nel 1948 l'abrogazione della pena capitale se non comminata dalla corte marziale in caso di eventi bellici. L'ultima condanna a morte in Italia è stata eseguita nei pressi di Torino a seguito di una rapina in una cascina dove perirono dieci persone prese a bastonate e poi gettate morenti in una cisterna, per l'efferatezza del fatto il presidente De Nicola negò agli autori del misfatto la grazia.
Nel 1994 è stata abolita la pena capitale anche dal codice penale di guerra, sostituendola con la massima pena (che attualmente è l'ergastolo) e come passo conclusivo un anno fa una legge costituzionale impedisce l'inserimento della pena di morte in qualsiasi codice giuridico italiano.
La lotta alla pena di morte è tanto sentita in Italia al punto di illuminare il Colosseo ogni qual volta un condannato a morte venga graziato e propugnando presso l'ONU una moratoria internazionale che sospenda le esecuzioni che riuscì ad ottenere l'anno scorso.
In conclusione, citando una frase che riassume l'ipocrisia di chi sostiene la pena di morte, la stessa ipocrisia del boia che disinfetta il braccio del condannato prima di inserirgli l'ago con il quale verrà iniettata la miscela fatale: “se ci fosse la pena di morte, oggi molta gente sarebbe viva” (Nancy Reagan, 1979).

Canzone del giorno "Geordie" (F. De Andrè)

venerdì 4 aprile 2008

Druogno termo-valorizzata

Druogno è un paese della Val Vigezzo, luogo talmente ameno ed incantato da essere ribatezzata la Valle dei Pittori.
Infatti in questa valle hanno avuto i natali parecchi pittori importanti, vedute alpine mozzafiato ed una splendida pineta dove un giorno, grazie alla brillante idea del sindaco di Druogno ed appoggiata all'unanimità dalla giunta comunale, potrebbe sorgere un romanticissimo termovalorizzatore.
Eh si, non c'è che dire un inceneritore che spara diossina sui pascoli sinora (si spera)incontaminati è davvero un grande passo avanti alla valorizzazione dell'allevamento montano. Per non parlare del turismo, fonte primaria di reddito per l'intera valle, come ne gioverebbe! I turisti che da Milano e Varese qualora avessero troppa nostalgia dell'inquinamento delle loro città ed ecco che una amministrazione comunale attenta alle esigenze del turista fa si che la statale 337 si riempia di camion colmi di immondizia. Ma forse si potrebbe utilizzare il treno panoramico della "Vigezzina" per trasportare la rumenta sino all'inceneritore, i turisti gradiranno tantissimo la fragranza dei rifiuti che finalmente coprirebbe quel olezzo che i pini emanano.
Il sindaco Francini sostiene che è un progetto serio e non una provocazione come molti potrebbero credere, ma grazie a dio la conformazione fisica della val Vigezzo poco si presta ad accogliere strutture di questo tipo anche solo per una questione di trasporto della "materia prima", ma d'altro canto anche lo specchio di Viganella credevo fosse solo una provocazione all'inizio...
Quello che potrebbe pensare una persona bieca e cinica sarebbe che il sinaco stia cercando un sistema per allontanare l'attenzione da altre questioni locali che lo riguardano molto da vicino, come ad esempio il furto dell'acqua per il quale è stato inquisito per furto di beni demaniali e per frode alla Comunità Europea che aveva concesso i fondi per realizzare un acquedotto rurale ma l'acqua anzichè irrigare campi e abbeverare mucche veniva utilizzata per l'impianto di innvamento della "Baitina". Oppure il furto, sempre ai danni del Demanio di sabbia e ghiaia dal greto del torrente Sasseglio, senza contare il rischio che si può correre a scavare in un torrente che frequentemente va in piena.
Visto che forse gli amministratori ossolani non se ne accorgono tanto facilmente vorrei fare notare che il personaggio di Albanese "Cetto Laqualunque" è un personaggio satirico nato per criticare i politici corrotti e non per prenderlo ad esempio

Canzone del giorno: Norwegian wood (the Beatles - Rubber soul)

domenica 30 marzo 2008

Una pedalata

Era la sera della vigilia dell'ultimo giorno di scuola prima della pausa pasquale del 1994.
Non so perchè ma quella sera non riuscivo a prendere sonno,ero stranamente carico per uno che si sveglia tutte le mattine alle quattro e un quarto per prendere il treno alle cinque che lo porta verso milano.
Per scaricarmi un po' decido di fare un giretto in bicicletta sotto quella bella luna piena che stava per far capolino da dietro le montagne,magari un po' di movimento e l'aria fresca avrebbero concilliato il sonno.
Nulla di tutto questo, dopo un quarto d'ora che giravo a zonzo per la città mi è venuta una balzana idea.
Torno a casa,prendo lo zaino di scuola ci caccio dentro due panini alla marmellata con una bottiglia d'acqua e decido di partire alla volta del "Bauer" a Milano.
Partenza da Domodossola alle undici della sera in sella alla mia Bianchi 5 rapporti da passeggio di colore azzurro, l'illuminazione garantita dalla dinamo (ma per precauzione nello zaino ho messo anche una pila oltre che il k-way e il walkman)e tanta voglia di pedalare.
Il piano di Villa è stato il posto dove c'era più movimento e un leggero alito d'aria contraria alla mia direzione naturlamente.
Passata Villadossola raramente ho incontrato macchine anche perchè quando sono arrivato a Nibbio era prossima la mezzanotte.
Difficile spiegare quello che stessi provando in quel momento, i pensieri si susseguivano nella mia mente senza una logica apparente: pensavo a quello che mi era capitato durante la giornata, ai miei sentimenti verso quella compagna dai capelli rossi, o verso quella che qualche giorno prima si era sentita male e portata all'ospedale.
Pedalavo sotto la luna e i pensieri correvano liberi come libero mi sentivo io in quel momento.
Mi ricordo bene l'emozione che ho provato quando sono arrivato a Baveno e all'improvviso mi sono trovato davanti il lago maggiore illuminato a giorno dalla luna che splendeva alta nel cielo.
Era emozionante pedalare così in solitudine con uno spettacolo del genere e con la leggera brezzolina che ora mi sospingeva in direzione della scuola, un esperienza mistica, ma talmente mistica che nei pressi della stazione di Arona mi apparvero la Madonna e l'Arcangelo Gabriele che mi indicarono la stella cometa posta proprio sopra la stazione ove mi sarei dovuto fermare secondo il progetto divino.
Ma io non ne volevo sapere di fermare qull'emozione di libertà per un altrui progetto indi per cui, passando davanti al piazzale della stazione di Arona mi arrivò un crampo di quelli pazzeschi che mi colpì il polpaccio e il gluteo contemporaneamente e capii che per il momento l'avventura era finita.
Legai la bici al palo di un cartello stradale davanti alla porta della stazione e zoppicando guadagnai una panchina. Estrassi dallo zaino un panino alla marmellata e me lo mangiai nella speranza di riprendere le forze per continuare, mi sdraiai sulla panchina e mi misi ad ascoltare la cassetta che il mio baffuto insegnante mi diede qualche giorno addietro per iniziarmi alla via del blues.
Cullato al suono dell'armonica del mio insigne Prof mi addormentai secco e mi risvegliai solo quando un paio d'ore dopo la stazione iniziò ad animarsi dei primi pendolari e dal rumore della serranda dell'edicolante che stava aprendo.
Erano quasi la cinque e la mia mezzoretta di riposo erano diventate quattro.
Inutile dire che rinunciai del tutto all'impresa, ormai era troppo tardi per rimettersi in sella e sperare di arrivare a Milano ad un orario decente e senza divenire vittima del traffico.
Aspettai la mia amica Claudia che abitava li vicino ad Arona e che ci incontravamo tutte le mattine sul treno.
Non vi dico la faccia che ha fatto quando mi ha visto sulla panchina della stazione, al posto degli occhi aveva due punti interrogativi!
Arrivai a scuola come tutte le mattine, linea verde fino a Centrale, Gialla fino a Crocetta e poi quella mattina presi il quattro verso via Pace insieme al "Mistico" un mio compagno di scuola. Di solito i duecento metri da Crocetta a via Pace li facevo a piedi e quando trovavo alla fermata anche il Mistico o Manuel (ma quest'ultimo era più coriaceo da convincere in quanto di una pigrizia assurda)li costringevo a seguirmi, ma quella mattina avevo le gambe un tantinello irrigidite per poter camminare tanto a lungo senza che mi cogliesse il terrore di riavere un crampo fulminante come quello di qualche ora prima.
Arrivati a scuola tra le prime persone che ho incontrato è stato proprio il grande Prof del Blues che mi chiese "va tutto bene? hai una faccia..." le raccontai per sommi capi la mia impresa.
Passarono cinque o sei anni da quella mattina quando una sera con Daniel decidemmo di andare a vedere il mio Prof che suonava in un locale nelle vicinanze di Orta.
Prima del concerto andammo a salutare e la prima cosa che fece fu a raccontare a Daniel proprio l'aneddoto della mia pedalatina.
Da allora ho associato il Prof a questa storia ed ho deciso di scriverla ascoltandolo alla radio (un paio di settimane fa gli ho anche mandato un sms in trasmissione accennando a questa storia, si perchè il Prof è un accanito ciclista e stava proprio dicendo quanto fosse blues l'usare la bici al posto della macchina).
Anche se non era propriamente mio insegnante, lui veniva a fare suplenza nella mia classe quando c'era qualche ora buca, ma mi ha insegnato davvero parecchio come ad esempio ad amare il blues che già prima aprezzavo molto. Ma oltre che musicalmente ci ha dato molto anche umanamente, sempre disponibile per un aiuto o per un consiglio e la sua famosa massima: "il buon vecchio bluesottone che toglie anche il magone".
Grazie di cuore Puma!

Canzone del giorno: Moonlight shadow (M. Oldfield)

giovedì 20 marzo 2008

Le pretese di Priamo capitolo secondo

Essando che non può regnare in santa pace come vorrebbe il principele Emanuele Filiberto tenta di candidarsi alle elezioni, ha capito anche lui che non serve a esser nobili per avere privilegi in questa italia...
E per far ciò il ram-pollo di casa Savoia decide di candidarsi nei seggi europei per gli italiani all'estero, essendo che, secondo lui, avendo vissuto in esilio tutto quel tempo possa capire i bisogni degli emigranti.
Così decide di incominciare il suoi tour elettorale dalla terra in cui crebbe, la Svizzera.
Decide di incontrare i lavoratori italiani e dove meglio di una officina della Ferrovie Federali in sciopero, dove la presenza di lavoratori italiani è massiccia?
Ecco a voi il risoltato della sua graditissima visita:

BELLINZONA - E' stata brevissima la visita del presidente Valori e Futuro Principe Emanuele Filiberto di Savoia alle Officine FFS in solidarietà con le maestranze in sciopero dal 7 marzo. Alla sua entrata, verso le ore 15, il direttore Keller ha avvisato il candidato alla Camera dei Deputati italiana che la sua visita non era gradita. Attorno a lui molti presenti hanno manifestato il proprio disappunto con bordate di fischi. Al grido di "fascista, fascista" il principe ha così dovuto lasciare in fretta e furia le officine.

Fonte: "il ticino online"


Canzone del giorno:"Ho visto un re" (E. Jannacci)

lunedì 17 marzo 2008

Due pensieri sul lavro

Qualche settimana fa sono entrato in una delle tante agenzie interanali (l'errore è voluto N.d.A.) a cui sono iscritto col pretesto di modificare il mio curriculum e subito mi propongono un part time presso un negozio di abbigliamento. Io ero abbastanza scettico, tutte quelle ore in piedi per me non sono per nulla un toccasana.
Mi lascio convincere, abbastanza facilmente invero, in quanto ho un bisogno assoluto di lavorare pur avendo tanti dubbi.
Morale della favola, ogni mio dubbio era fondato, non solo questo lavoro mi ha dato, dopo solo due giorni, problemi al ginocchio malato (e questo è comprensbile) ma sento pungere anche quello sano ed è un brutto segno.
Bruttissimo segno, anzi pessimo.
Ma possibilie che, con l'iscrizione alle categorie protette, non si possa trovare un lavoro idoneo alle esigenze fisiche (che al contrario di quello che pensa qualcuno non sono capricci di lavoratori che non hanno voglia di fare nulla),credevo che tali liste servissero proprio per questo!
Pensiero numero due:
Quando facevo l'Operatore Socio Sanitario, con 5 notti al mese arrivavo a prendere 950-1000 euro al mese. In un negozio, a pari livello, se ne prendono 1200.
Se mentre stai esponendo una maglietta e questa ti cade la raccogli e finisce tutto.
Se mentre stai mettendo a letto un anziano e questo ti cade, a prescindere da tutte le beghe lagali a cui puoi andare incontro, dovrai vivere con la consapevolezza di aver fatto male ad una persona, magari di avergli procurato un danno irreparabile (la frattura di femore è una della maggiori cause di morte tra gli anziani).
Non mi sembra molto chiedere che gli stipendi degli OSS vengano, se non altro, equiparati ad altri impieghi che comportino responsabilità minori. Spero solo che questo post non venga letto da qualche legislatore che decida di equiparare davvero gli stipendi...abbassando quelli dei commessi.
OSS di tutto il mondo unitevi!

Canzone del giorno: Working class heroe (J. Lennon)

mercoledì 13 febbraio 2008

Nuovo Arrivo

Un caloroso benvenuto a Damiano, le mie più vive Congratulazioni a Daniel e Stefy per l'ottimo lavoro :)

Specchi e tetti bis

Qualcosa si è mosso, dopo aver scritto il post sul tetto in eternit dei pompieri la Provincia del VCO ha restaurato (non mi illudo che sia veramente il post su questo blog ad aver coninto la provincia ma mi piace comunque pensarlo),sostituendo il tetto in eternit della caserma dei pompieri di Domodossola come una reso noto dall'ufficio stampa della provincia con una nota del 29/06/2007
Alla buon'ora! Ma tutto è bene quel che finisce bene...forse.
Resta comunque il fatto che per decenni nessuno è mai intervenuto se non quando qualcuno ha iniziato a rompere le scatole, chiedendomi se alla pari dei lavoratori anche i residenti della zona potranno chiedere un indennizzo per gli anni a cui sono stati esposti all'amianto del tetto dei pompieri.

Canzone del giorno: Hocus pocus (Focus - 1970)

mercoledì 9 gennaio 2008

Certe affermazioni

Certe affermazioni non andrebbero fatte, peccato che non tutti coloro i quali ne subiscano abbiano la prontezza di spirito di Frank Zappa.
Durante un intervista televisiva fattagli da un giornalista famoso in USA per aver perso una gamba in guerra e per portare una protesi di legno disse al buon Frank: "dai suoi capelli lunghi si direbbe una donna!" e Frank rispose pacatamente "e dalla sua gamba lei si direbbe un tavolino!".

Canzone del giorno: Bobby Brown (Frank Zappa)